giovedì 16 ottobre 2014

Il pilota è mobile, qual piuma nella galleria del vento

Sono nata in quell’anno che sarebbe stato per vent’anni quello dell’Ultimo Titolo, nel mio armadio ho sempre avuto una giacchetta rossa e nella scarpiera un paio di scarpe dello stesso colore, ho una bandiera da bancarella del mercato che ha vissuto tonfi e trionfi: non faccio mistero di dove batta il mio cuore da tifoso ma ho sempre preferito all’adorazione col paraocchi la critica ironica, per cui su questo finale di stagione funestato da incidenti tragici e incontrollabili voci di mercato, avrei da esprimere un paio di concisi pensieri.

Sebastian Vettel, sappi che noi ti ameremo: meritatelo.

Fernando Alonso: ci ho creduto, mi dispiace.



P.s.: per tutti voi che ululate improperi e maledizioni, tacciate di tradimento e accusate di mercimonio il sopracitato Alonso, affibbiandogli le colpe dei risultati negativi e dimenticandovi di quelli positivi, attaccandolo più per il suo carattere che per il resto, per voi scomodo una chiosa dal Rigoletto di Verdi: pari siete ai progettisti della Mini a quattro porte!

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