mercoledì 14 ottobre 2015

Ottobre: un mese pieno di sfide, verdetti e anniversari

Pubblicato su circusf1 il 12/10/15

Faticoso mese di ottobre, iniziato da appena dodici giorni e già carico di memorie, memorabilia e mestizia.

5 Ottobre 2014: scendeva la sera sulla vicenda sportiva di Jules Bianchi come su quell’uggiosa domenica giapponese, tristemente consegnata agli archivi. È solo che non vorremmo mai più scrivere “mai più”.
6 Ottobre 1985, trent’anni, cifra tonda: in quel di Brands Hatch Nigel Mansell conseguì la sua prima vittoria, entrando di prepotenza nell’albo d’oro dei vincenti memorabili; nel frattempo, i numeri sancivano la prima vittoria mondiale di Alain Prost, relegando nella lunga lista delle occasioni sfumate la stagione più bella di Michele Alboreto ferrarista.
6 Ottobre 1973: sulla pista di Watkins Glen un epilogo straziante veniva scritto in calce alla storia da romanzo di François Cévert, di cui già fuggevolmente ho scritto da queste parti.
8 Ottobre 2000, quindici anni se ne sono già andati da quando le vite di molti sono cambiate, soprattutto le vite di coloro i quali – come chi scrive – svezzati a pane e motori, inchiodati dall’anagrafe allo stesso anno fatale, il 1979, avevano atteso letteralmente una vita prima di vedere tornare rosso l’alloro del titolo piloti.
12 Ottobre 2003: quel che solo tre anni prima fu un trionfo estatico e unico era diventato striscia di record; a posteriori qualcuno li chiamerà “Gli anni della Meravigliosa Noia”, per noi sul divano fu forse il momento in cui ci abituammo a chiamare Michele quel tedesco di nome Michael.
Eh si, perché una volta, prima dell’inusitata moltiplicazione delle gare in calendario, a Ottobre si chiudevano i campionati e si assegnavano i titoli. Com’erano romantici, una volta, gli Ottobre!
11 Ottobre 2013: qualcuno l’ha dimenticato, ma silenziosamente, quel giorno, se ne andava Maria de Villota; la sfortuna che l’aveva condannata e che tanto ci commosse non le aveva tolto quel luminoso sorriso e quella determinazione nello sguardo per la quale amiamo ricordarla.
11 Ottobre 2015: in questa specie di chiave inglese senz’anima che stiamo cercando di abituarci a chiamare “circuito” s’è svolta una bella gara, bella ancor più perché inattesa, vista l’ineluttabile noia dell’anno passato. Sportellate, carambole, duelli e imprevisti hanno movimentato la vita dello spettatore e ripagato in particolar modo quello che ha dovuto attendere i tempi della differita. Doveva essere in differita anche la regia di Sochi, perché ha regolarmente perso ogni attimo saliente della corsa, per poi ritrasmetterlo confusamente e in ordine sparso con qualche attimo di ritardo.

Fatidico mese di Ottobre, che fai festeggiare alla Ferrari un duplice secondo posto con il medesimo orgoglio di quando si riempivano gli elenchi di numeri uno. Fatidico mese di ottobre, pieno di sfide, verdetti e anniversari, uno in particolare: da domani è un anno che affido questi miei pensieri in differita alla rete, all’eco e alla pazienza di qualche buon lettore. 

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