martedì 14 luglio 2015

Un libro da leggere: "Se il diavolo ha un cuore"



“Se il diavolo ha un cuore”, più che un romanzo che parla di “intrighi e spy stories nel mondo della Formula Uno”, è una ripresa in soggettiva girata a trecento all’ora sulla base di un’ottima sceneggiatura da thriller.
Ogni personaggio dipana un personale filo d’Arianna per orientarsi nel labirinto della storia - che contiene tutti i topoi della Formula Uno come le macchine, la tecnologia, i piloti e le belle donne – ma il mostro che tiene le fila, in questo caso, non è un Minotauro, spietato, terribile ma palese e, quindi, in un certo qual modo, “rassicurante” quale “cattivo atteso” di turno, bensì un Dedalo, un geniale architetto del male occultato agli occhi dei più e quindi decisamente più inquietante. Lusso ed eroismo vanno di pari passo con meschinità e miseria, personaggi reali e fittizi interagiscono efficacemente fra loro.

Leggere questo libro qualche anno fa mi ha fatto pensare a quanto fosse romanzesca e cinematografica la Formula Uno: gente chiamata Drake, Black Jack, Scozzese Volante, che perseguiva un sogno eroico e futurista, gente che non avrebbe sfigurato accanto al Captain Blood  di Errol Flynn.  E questo per limitarsi agli anni remoti!
Penso che questo mondo attragga poco cinema e letteratura ma quando la scintilla scocca avviene qualcosa di magistrale e coinvolgente, come accaduto, nel cinema, con Rush di Ron Howard.
Qualche giorno fa via Twitter – laocoontica e attraente figura mitotecnologica dei nostri giorni – ho chiesto a Benny Casadei Lucchi, l’autore, per quale motivo siano troppo poche le buone penne e infinitamente scarsi i romanzi sulla Formula Uno. Sulle troppo poche buone penne ha glissato, per sua eleganza, e credo che, per mia eleganza, seguirò il solco tracciato anche io; sugli infinitamente scarsi romanzi sulla Formula Uno, ha commentato che il grande pubblico non sa che ambientare una storia in questo ambiente è come scrivere un legal thriller in giro per il mondo.

 Del grande pubblico non saprei cosa dire, mi ci vorrebbe un forum specializzato chilometrico e questo spazio è troppo anche definirlo un elzeviro (si chiama Ellezeviro non a caso) ma posso assicurare a Benny Casadei Lucchi che il piccolo pubblico di FormulaElle è ben istruito.

Porto le prove per tutti i malfidati ...


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