martedì 14 aprile 2015

Cina 2015 o Come risolvere una situazione incagliata


Signori, siamo qui convenuti per rammaricarci di una grande mancanza in questa Formula Uno, venuta prepotentemente fuori nel corso dell’ultimo gran Premio di Cina. 


No, signori, non alludo allo spettacolo, poiché con un Raikkonen così in forma forse davvero qualcosa può cambiare – e poi, in ogni caso, possiamo sempre ricorrere alla risorsa Pastor Maldonado – Inoltre, nel post gara, ci pensano quei bei bambini litigiosi della Mercedes a ravvivare la situazione. 
Non si tratta di spettacolo, pertanto, né di  un’equa redistribuzione degli introiti, né di un regolamento che esalti le capacità di guida o di una più efficace azione di coinvolgimento del pubblico, signori: quel che manca a questa Formula Uno è un crick. 


Un solido, efficace, rustico crick. 





Ma non uno solo: almeno tanti quante sono le monoposto in griglia più qualcuno di riserva, che non si sa mai. Che diamine, signori: abbiamo fior fior di progettisti, che s’ingegnino a trovare un pertugio nel quale inserire l’indispensabile attrezzo, così , nella malaugurata ipotesi che una vettura si piantasse ancora di traverso al rettilineo di arrivo gli – insipienti – commissari di percorso avrebbero una valida alternativa per smuoverla.


Signori, sfidando l’eco di questa pagina, mi faccio latore del messaggio: un crick non ti mette le ali, ma smuove!

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