lunedì 25 maggio 2015

La roulotte della Mercedes


Cara Scuderia Ueber Alles, amo il vostro Paese, la vostra cultura e la vostra lingua ma, soprattutto, ho il sacro metuo per chi vince essendo il migliore, per cui cercherò di non infierire.




















Se possibile, vi rispetto ancora di più adesso, che siete i vincitori di Montecarlo accompagnati non da colpi di cannone e marce trionfali, ma frastornati da pernacchie e seppelliti da risate. Fermare il leader della classifica a una manciata di giri dalla fine per una sosta velleitaria, nel delirio della safety car, è stato come andare al casinò e scommettere tutto alla roulette dei pit stop, senza considerare il rischio di ritornarsene a casa al traino di una roulotte, come quei turisti squattrinati e un po' dabbene che si vedono nel Principato.
Guardiamo il boccale di birra mezzo pieno: per un po' la roulotte vi servirà per nascondervi - non solo ma anche e soprattutto dal Ginetto furioso - ma lo farete sempre da primi in classifica e da dominatori assoluti del campionato. 
L'ottimo Casadei Lucchi ha già espresso, meglio e prima di me, l'unica riflessione esterna che mi sento di condividere su questa gara.

E ora, per la serie Strano ma realistico, in altre parole Ellesimo, vogliate gradire le seguenti divagazioni.

Romain Grosjean, che ha deciso di espiare con una Lotus che stenta a trovare la sua strada il suo passato da funestatore di gare e classifiche, colpevole solo di esistere viene travolto dall'arrembante giovinotto Max Verstappen, nel secondo esatto in cui tutto l'orbe terracqueo aveva appena finito di incensarlo e di rimarcare la differenza fra lui e il di lui padre, il celebre creatore di incidenti Jos. Eh, l'arte di padre ...
La foga di gioventù, l'inesperienza, Montecarlo che non perdona, l'allineamento dei pianeti, l'arbitro cornuto e la Santa Devota ... Si, vabbò, è nu quatran'. Diciassette anni. Punto. N'adà magna' di pane. Per fortuna non si è fatto male, altrimenti la rassicurante madre, come dicono dalle mie parti, al rientro ai box gli avrebbe sibilato: "Ti ci meno pure sopra!" 


Nessun commento:

Posta un commento