Gradiscano i lettori una serie di immagini in ordine sparso che illustrano il filo conduttore del recente Gran Premio di Spagna, la gara degli impietosi confronti
Mercedes e Ferrari: quarantacinque secondi fra loro e il valoroso Sebastian Vettel. Per chi fosse caduto dal pero e ora latra all'etere la propria insoddisfazione verso gli uomini di Maranello, consiglierei un'ottima pomata per le contusioni e null'altro. Non è mai stato facile e non sarà mai facile, l'importante è essere lì, pronti ad afferrare l'occasione; loro, a mio parere, lo stanno facendo bene. E lui ha le guanciotte.
Manor Marussia e resto dello schieramento: per piacere, date a Merhi e Stevens un Ape Car truccato! Perorate, gente, e se la FIA non vi ascolta, provate con l'ONU.
Lotus e le leggi della fisica aerodinamica: abbiamo imparato che uno chassis da gara può disintegrarsi in pista, un'ala posteriore fare il suo mestiere poggiando su due appoggi invece che su tre e che il bowling con i meccanici è uno sport che non passa mai di moda (illustri i precedenti, uno su tutti Schumacher con Nigel Stepney).
Mc Laren di Senna / Prost e Mc Laren di Alonso / Button: il masochismo ha trovato una nuova definizione.
Paddock Lotus e divano di casa mia: potevate sedervi accanto a Carmen Jordà e invece siete vicino a me. Io, però, voto Minttu!
Grazie Twitter, in particolare @Gianlu_DAle e @ScuderiaFerrari |
Felipinho, il figlio di Massa, e i piloti Ferrari: ehi palliducci, ve le insegno io due cose sulle strategie di gara!
A - ri - grazie Twitter, in particolare @SebVettelFans |
Formula Uno di Gilles Villeneuve e Formula Uno che ricorda Gilles Villeneuve nel trentatreesimo anniversario della sua morte: da ruote che fumano a gomme che si degradano. Sic transit gloria mundi.
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