lunedì 11 gennaio 2016

Lo Specialone Natalizio - Quando i bambini fanno oh dietro alle recinzioni di Fiorano

Pubblicato su Circusf1 il 10/01/16
“Ero un bambino e stavo dietro le recinzioni. Mi sporgevo per riuscire a vedere la Ferrari girare”.

È facile immaginare un bambino, magari piccolo di statura, che si tira su, afferrato alle recinzioni della pista – diciamo quella di Fiorano – con la stessa forza con la quale si stringe al suo sogno infantile: riuscire a scorgere il suo idolo, sentire il rombo di una Formula Uno oppure essere lui, un giorno, a calarsi dentro quell’abitacolo rosso dal quale osservare l’entusiasmo di quelle figure stipate dietro alle recinzioni, come Sebastian Vettel.


È facile immaginarlo perché ogni tifoso della Ferrari è stato – e continua a essere – un bambino entusiasta che si sporge da dietro alle recinzioni. Quella che si guarda da lì, da quel non-luogo dove si è tutti amici gli uni degli altri anche se non ci si conosce, uniti da una bandiera o da un cappellino, è la Ferrari di tutti, che ha un posto speciale nel cuore di ognuno e che ognuno vive come qualcosa di proprio: un brandello di sogno, un’opera d’arte magnifica, un’aspirazione, un modello.
La Ferrari di tutti racchiude la vita di un uomo, Enzo Ferrari, che ha tratto dalla proprie passioni un progetto e lo ha realizzato, primeggiando con feroce eleganza in tutte le epoche del motorsport che la sua vita lunga e irripetibile gli ha consentito di attraversare. Dai gentiluomini del volante ai piloti atleti, dagli artigiani artisti ai professionisti delle gallerie del vento, c’è sempre stata una Ferrari in pista, c’è sempre stata la Ferrari. Uguale eppure diversa, storica eppure avveniristica, così come appare a chiunque la osservi da dietro alle recinzioni della sede di Maranello: da un lato edifici in muratura che emanano rispetto, dall’altro una stupefacente e sinuosa struttura metallica, a testimoniare la missione di rimanere comunque fedeli a se stessi pur proiettandosi verso le sfide del futuro.
A ogni stagione che comincia, fervore e fermento serpeggiano fra indiscrezioni, aspirazioni, proclami e promesse e, come sentinelle in attesa di cogliere anche il minimo indizio che possa trapelare, dietro alle recinzioni sta assiepato un popolo variegato unito dal colore rosso. C’è sempre, anche adesso che non si gira più liberamente per i test a Fiorano; c’è sempre stato, anche quando latitavano i risultati, per non parlare della simpatia. Quel popolo è il monumento vivente a Enzo Ferrari, un uomo che è passato da queste parti ma non se n’è mai andato.
La Ferrari è un po’ in ognuno di noi, che siamo dei bambini che stanno dietro alle recinzioni, sporgendosi per vedere le monoposto rosse girare.
Infondo è stato facile comprenderlo.
Infondo è stato facile raccontarlo.
Buona stagione 2016 a tutti!

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